Il logo della Fondazione Mediterraneo

Condividiamo valori
Combattiamo le ineguaglianze
Costruiamo la pace

Il nostro portalevideo
 Inglese Francese Italiano 
*

Home page

*
*
*

Chi siamo

*
*
*

La Rete

*
*
*

Le Sedi

*
*
*

Le Attività Svolte

*
*
*

La Maison de la Méditerranée

*
*
*
Le Attività
*
In programma
Svolte per Anno
   1994 - 2010
Svolte per Aree
   tematiche
Elenco generale
Attività delle Sedi
Pubblicazioni
 
* *
Roma 22-24 novembre 1995

Conferenza Internazionale “Mediterranean Local Agenda 21”

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha partecipato e collaborato alla Conferenza “Mediterranean Local Agenda 21” promossa dal Comune di Roma ed organizzata dall’Ecomed e dall’Iclei.


Il 23 e 24 novembre 1995 sono stati due giorni di lavoro e pianificazione, cha hanno visto in Campidoglio, la partecipazione attiva di 115 fra sindaci, vicesindaci e rappresentanti di altrettante città del Mediterraneo.
Promossa dai Sindaci di Roma e di Barcellona, dall’International Council for Local Environmental Initiatives (ICLEI) ed organizzata da Ecomed (Agenzia per lo Sviluppo Sostenibile del Mediterraneo) l’iniziativa ha coinvolto gli amministratori di Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Israele, Libano, Autorità Palestinese, Turchia, Cipro, Malta, Grecia, Bosnia, Slovenia, Montenegro, Albania, Croazia, Francia, Spagna, Portogallo, Italia. Tra gli altri, era presente anche il Sindaco di Sarajevo, la cittadina balcanica che da qualche giorno guarda con rinnovata fiducia al futuro.
L’incontro di Roma ha voluto rappresentare l’occasione per elaborare, da parte dei sindaci, un documento comune da presentare alla Conferenza Governativa Euromediterranea, prevista per il 27 ed il 28 novembre a Barcellona, nel corso della quale l’Unione Europea definirà la sua politica di intervento nel bacino del Mediterraneo e di cooperazione con gli Stati rivieraschi non membri.
I Sindaci riuniti a Roma hanno chiesto innanzitutto un più efficace impegno per coniugare sviluppo economico e tutela dell’ambiente ed hanno invocato il riconoscimento di maggiori poteri, soprattutto nel definire ed applicare gli accordi che scaturiranno dalla Conferenza Euromediterranea.
Nella prosecuzione dei lavori sono state inoltre definite politiche ambientali comuni per la gestione dell’acqua, dell’energia e dei rifiuti e saranno poste le basi per l’elaborazione dell’Agenda Locale 21.
Un’iniziativa, quest’ultima, che ambisce a divenire il principale strumento per la pianificazione a livello locale delle strategie di sviluppo sostenibile, di cui le Autorità locali dovranno dotarsi entro il 1996, così come espressamente richiesto dai Governi riuniti a Rio de Janeiro, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e Sviluppo nel 1992.
Il Rapporto sullo Stato del Mediterraneo, recentemente pubblicato da ECOMED (l’Agenzia per lo Sviluppo Sostenibile del Mediterraneo), pur mettendo in evidenza il forte stato di degrado del Mare Nostrum, ha sottolineato che vi sono le condizione per una inversione di tendenza.
Non di secondo piano l’impegno dimostrato dai Sindaci delle città che si affacciano sul bacino: il Rapporto ha sottolineato come le città sono i luoghi dove ha origine la maggior parte dei problemi ambientali che affliggono il Mediterraneo (nel 2025, l’81% dei suoi abitanti vivrà nelle aree urbane; già oggi ben 10 aree urbane superano i due milioni di abitanti; il Cairo con oltre otto milioni, è tra le cinquanta megalopoli mondiali), ma sono allo stesso tempo anche i centri dove viene affrontato con maggiore impegno il compito di ricercare soluzioni a questi problemi.

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo prosegue nel suo impegno a favore delle “Città del Mediterraneo”. Dopo la Conferenza di Barcellona del marzo 1995, questo appuntamento è stato ancor più significativo ed ha rafforzato le proposte presentate alla Conferenza “Il Mediterraneo e l’Europa”, svoltosi a Napoli dal 24 al 25 novembre 1995.

Torna indietro
***
***
***
* *