MUSICA: CAT STEVENS A
NAPOLI, DOPO 28 ANNI IN ITALIA
(ANSAmed) - NAPOLI, 5 GEN - Gli occhi conservano la stessa intensità
che indusse i suoi amici a chiamarlo Cat, Gatto. E anche la voce,
assicura il suo entourage, è rimasta calda e brunita, come quella
impressa nelle canzoni che hanno fatto da colonna sonora agli
aneliti libertari e pacifisti di milioni di ragazzi degli anni
Settanta. E tuttavia - sarà per l´aspetto ieratico conferitogli
anche dal completo bianco, per la lunga barba da devoto mussulmano,
sarà che gli anni passano per tutti, per lui come per i fan
incanutiti - non è stato facile riconoscere Cat Stevens sul
palcoscenico dell´Auditorium Rai di Napoli dove ieri sera il
cantante inglese ha ricevuto il Premio Mediterraneo, riconoscimento
da interpretare come esempio di dialogo tra culture e religioni. La
consegna del premio, nell´ambito del tradizionale Concerto
dell´Epifania, organizzato dall´associazione Oltre il Chiostro, ha
segnato il ritorno in Italia dopo 28 anni del cantautore, che da
decenni tranne rarissime apparizioni è scomparso dalle scene. Una
decisione da mettere in relazione con la sua conversione all´Islam,
avvenuta nel 1977, e l´adozione di un nuovo nome, Yusuf Islam, a
dimostrare la chiusura netta con il passato di star. Accompagnato da
moglie e figlia Yusuf è stato ricevuto all´auditorium di Napoli
anche un rappresentante napoletano della Consulta per l´Islam, Saamy
Mohamed. Il cantante prima del concerto si è raccolto in preghiera
nel camerino facendosi indicare la direzione della Mecca. Il 59enne
folk singer ha regalato al pubblico napoletano due brani: uno tratto
dal suo vecchio repertorio, "The wind", l´ altro dal suo ultimo cd,
il secondo con il nuovo nome di Yusuf, "Maybe there is a word".
Ricordando la sua conversione, Yusuf ha detto: "Dopo anni di
ricerca, ho camminato attraverso la vita e ho guardato dove gli
altri non guardano. Ho avuto una illuminazione spirituale che mi ha
portato vicino a Dio". Molti gli artisti che hanno partecipato alla
serata. Tra questi Keith Emerson, Dianne Reevers con il brano,
scritto apposta per l´ evento,"Peace song" e Teresa De Sio. Ma
l´importanza dell´evento è stata rappresentata dal significato di
dialogo tra culture attribuita al premio a Cat Stevens. Come
testimoniato dalla presenza del rappresentante della comunità
ebraica di Napoli Pierpaolo Punturello. (ANSAmed) 05/01/2007 10:05
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