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ITALIA-GIORDANIA: I CALLIGRAFFITI DI WIJDAN, MOSTRA A ROMA

(ANSAmed) - ROMA, 11 MAR - Un pò di deserto, un pò di sole e un pò di pioggia: per il resto solo amore. Il mondo arabo è anche questo, se lo raccontano occhi stanchi di guerre e divisioni e un cuore colmo di speranza. E' così nei dipinti di Wijdan, artista e principessa giordana, che affidando all'arte il suo messaggio di pace, dipinge l'amore, quello che lei definisce "l'unico soggetto possibile". La sua opera artistica arriva per la prima volta a Roma con la personale 'Pittura e poesia nei calligrafiti di Wijdan', organizzata da Ambasciata di Giordania e Fondazione Laboratorio Mediterraneo e allestita nella Galleria Studio S fino al 2 aprile: l'inaugurazione, ieri sera alla presenza della principessa, già da qualche giorno a Roma per un'altra esposizione di donne artiste dal mondo arabo, ha visto la partecipazione del principe Ali, suo marito ed esponente della famiglia reale, di ambasciatori di diversi paesi del Mediterraneo, e anche del novantaseienne 'Lawrence d'Arabia italianò, Amedeo Guillet. Le venti opere esposte, per lo più inedite, comprendono soprattutto i calligraffiti, il risultato più recente della ricerca pittorica di Wijdal: assemblages di carte fatte a mano di spessore diverso, foglie, inchiostri, fibra di vetro, acquarello e spruzzate di polvere d'oro. Elemento costante è il simbolo del cuore che, rovesciato, ora si concretizza nella elegante foglia indiana di peepal (ficus religioso), ora diventa una sorta di timbro con i tratti morbidi dei caratteri arabi della parola 'Tu ed io'. Il cuore e l'amore, raccontati con i simboli o con la suggestione delle parole: come accade nelle opere dedicate alle liriche del poeta libanese Charbel Dagher, iscrizioni arabe quasi sussurrate su nastri di carta dai colori acquerello; oppure nelle opere più recenti, che hanno per base vecchi manoscritti con piccole frasi e pensieri amorosi contaminati di foglie, spruzzate monocromatiche e polvere d'oro. Ovunque, la suggestione dei colori che, dai rosa al blu intenso, sempre illuminati d'oro, sembrano raccontare le sfumature di una terra con le sue tradizioni e le sue ricchezze. Fino alle due uniche opere teoricamente paesaggistiche, 'Foschia sul deserto' e 'Paesaggio con un po' di sole e un pò di pioggià, in cui si sovrappongono fino a dodici tipi di carta a mano di varie sfumature monocromatiche, velate d'acquerello: non dune né gocce, ma solo emozione.(ANSAmed). Y2N 11/03/2005 11:03

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