GALASSIA
GUTENBERG: IL PORTOGALLO, TRA OCEANO E MEDITERRANEO
(ANSAMED)
- NAPOLI, 26 FEB - "Il Portogallo ha un'identità profondamente
mediterranea che lo distingue dai Paesi dell'Europa centrale e
settentrionale". E' il pensiero dello scrittore portoghese
Pedro Rosa Mendes che ha spiegato ad Ansamed "il paradosso di
essere portoghesi". "Il dominio degli arabi, l'impero
romano, il cristianesimo fanno del Portogallo un paese
originariamente mediterraneo - ha detto lo scrittore a margine della
presentazione del suo ultimo libro 'Baia dos tigres' che si è
svolta oggi alla Mostra d'Oltremare di Napoli nell'ambito della
sedicesima edizione di Galassia Gutenberg, la fiera del libro
quest'anno dedicata al Mediterraneo. "Nonostante questa forte
identità culturale mediterranea - continua lo scrittore - la
collocazione geografica e la strategia poltica degli ultimi cinque
secoli hanno fatto sì che il Portogallo si orientasse verso
l'Oceano Atlantico". Ed è qui che giace quella che Mendes
definisce la "schizofrenia dei portoghesi". "Da una
parte - dice - c'é il Mediterraneo, materno, accogliente,
femminile. Dall'altra c'é l'Atlantico, immenso, spaventoso,
maschile". Ma anche metafora di libertà assoluta e piena. Nel
libro 'Atlantico', infatti, ambientato durante la seconda guerra
mondiale, Mendes descrive Lisbona, affacciata sull'Oceano atlantico,
come la città della libertà, la città della fuga verso l'America.
"In molti scrittori portoghesi fino a Fernando Pessoa -
continua - il mare è vissuto in modo contradditorio, da una parte
ci appartiene, dall'altra ci respinge". Una contraddizione che
forse trova un senso e risoluzione nel rapporto con l'altra faccia
del mare, il Mediterraneo. "Il Portogallo ha ritrovato la sua
identità originaria nel momento in cui si è sgretolato il suo
impero coloniale - conclude Mendes - Solo allora, il Portogallo ha
scoperto di essere un paese europeo, sud europeo,
mediterraneo". (ANSAMED). KTY
26/02/2005 20:33
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