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UNA CASA PER IL DIALOGO


L'apertura della Sede centrale della Maison de la Méditerranée, avvenuta il 22 giugno 2002, è un'azione importante ed essenziale per la promozione del dialogo tra le società e le culture del Mediterraneo.
La Regione Campania si era impegnata nell'ottobre 2001 a rispondere concretamente alla richiesta di dare vita a questo organismo a Napoli.

Grazie all'intenso lavoro della Fondazione Mediterraneo - Onlus - che, con la sua rete euromediterranea, sin dal 1994 aveva individuato nel dialogo tra le culture e le civiltà lo strumento essenziale per promuovere pace e progresso nel bacino mediterraneo - la Regione Campania ha individuato nell'Accademia del Mediterraneo - Maison de la Méditerranée una struttura per promuovere iniziative concrete - a livello di Stati, Regioni e Società civile - a favore del dialogo culturale, politico e sociale tra i diversi Paesi che si affacciano su questa area così importante del mondo.

Ce l'abbiamo fatta: soprattutto grazie all'ostinazione e alla straordinaria capacità organizzativa, istituzionale e politica di Michele Capasso.
Andremo avanti su questa strada e, assieme a questa sede centrale tanto bella, restaurata e rimessa a posto in tempi incredibilmente brevi, avremo a Caserta la sede di Euromedcity e a Benevento una sede per la sicurezza alimentare, radicandoci quindi sempre di più sul territorio della Regione.

Ad ognuno di noi è davvero chiara l'importanza di questa sede: un luogo dove si lavorerà per mettere in campo attività in grado di favorire i contatti e il dialogo tra diverse società e culture e costruire occasioni di rispettoso dialogo tra le differenze. Un luogo che accolga la cultura della polis e affermi la funzione della relazione, del confronto, dell'ascolto dell'altro. Un confronto e una relazione quanto mai necessari nella fase attuale, attraversata da grandi incertezze e dal diffondersi di sentimenti di paura tra i cittadini europei. E' uno dei portati di un processo di globalizzazione che comporta rischi ma anche grandi opportunità. Sarebbe miope una lettura unilaterale volta ad esaltare soltanto uno di questi aspetti.

La globalizzazione non può essere lasciata a se stessa, senza regole e criteri. Vi è bisogno di un nuova governance dei processi di internazionalizzazione capaci di ampliare le libertà sostanziali e fondamentali degli individui nel campo della partecipazione politica, dell'istruzione, delle cure sanitarie. In quest'ottica, particolarmente necessaria diventa la costruzione di legami sia a livello locale che globale, per affrontare i temi dello sviluppo e del riequilibrio in una logica di dialogo e di pace. La Maison de la Méditerranée, con le sue sedi nei vari Paesi euromediterranei e con la preziosa esperienza di rete accumulata, costituisce un importante elemento di tale processo e uno strumento operativo che deve permettere la realizzazione di progetti significativi, rafforzando il Processo di Barcellona.

Queste iniziative assumono, nell'attuale fase delle relazioni internazionali, un significato particolare. Il dopo Manhattan chiama tutti a nuove e impegnative responsabilità. La Campania, in primo luogo, è chiamata a potenziare il proprio tradizionale e storico ruolo di cerniera nel Mediterraneo. Il referendum confermativo sul federalismo crea nuove ed inedite possibilità: consente, infatti alle Regioni la stipula di accordi e intese internazionali. I passi in avanti compiuti in questi mesi, come l'apertura delle sedi della Maison de la Méditerranée ad Amman e a Marrakech e le altre sedi tematiche presenti nei Paesi euromediterranei e nella Regione Campania, ci incoraggiano ad andare avanti.

La Regione Campania, anche avvalendosi dell'operato di prestigiose istituzioni culturali e universitarie, può svolgere un ruolo di primo piano nell'area del Mediterraneo. La sua posizione geografica e le sue tradizioni culturali di tolleranza e integrazione la candidano a svolgere un ruolo importante per il dialogo tra i Paesi del Mediterraneo. Un impegno cui ci spinge anche l'Area di Libero Scambio Euromediterranea che è in via di formazione e che sarà istituita, così come delineato dalla dichiarazione di Barcellona del 1995, entro il 2010. In particolare, la Campania è pronta ad impegnarsi per favorire l'affermazione dei diritti umani e delle libertà politiche fondamentali in questi Paesi; per favorire l'accelerazione del ritmo dello sviluppo economico e la riduzione del divario socio culturale esistente.

Siamo di fronte ad impegnative prove e sfide.
Sfide che riguardano innanzitutto lo sviluppo economico e civile di aree e territori oggi più che mai strategici e che chiamano tutti noi ad un grande impegno. Possiamo e dobbiamo assumere questa sfida come la nostra sfida politica.


Antonio Bassolino
Presidente della Regione Campania
e Presidente della Maison de la Méditerranée
(dal 22 giugno 2002 al 21 giugno 2008)


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Benvenuto
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Un luogo per lo sviluppo
Una rete per il
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   euromediterraneo
Una risorsa per l'Europa
Uno spazio per la Pace
Uno spazio per eventi
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Antonio Bassolino
Presidente della
Regione Campania

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